Search...

Τρίτη 10 Ιουλίου 2012

[EN],[IT] A WALL AGAINST IMMIGRATION: EVROS RIVER, THE ORIENTAL GATE OF EUROPE

A reportage by Mauro Prandelli
Evros river is the 160 km natural borderline between Greece and Turkey, Europe and Asia and since 2007 one of the preferential ways for the immigration to Europe.
Riverside had been planned the construction of a ditch and the first 15 kilometres were ready in August 2011. The initial project, later considered to be too expensive, was then changed into a double barrier of wire-netting and barbed wire.
From September 2011 the European Union has continuously showed its approval of the project.

On 13th April 2012 the Greek Government, after discussing at the end of March the construction of new detention centres on the outskirts of the borderland, approved the starting of the works to realize the fencing with a cost evaluated to be over 3.000.000 Euros to be totally paid by the Hellenic state, already burdened by the heavy economical crisis.
In 2011 Frontex, a military force created and supported by the European Union, started the “Poseidon Project” to control and stop the migratory flow.
According to data provided by Frontex, in 2012 about 55.000 people coming from Asia, Middle East and Africa tried to take refuge in Europe.
According to data provided by Eulex, 250 people per day try to enter into Greece to find a normal life with the help of men dealers, which the migrants call “ the agents”.
During the day on the road from Kastanies to Alexandropoli you can meet groups of four or five people walking fast : they are migrants who have crossed the Evros river hoping to survive and to go to Athena as their first aim. Some of them will rest in the Greek capital, which has a very large community made of migrants, others will try to reach other countries in Europe with the help of their “ agents”.


(ITA) Un muro contro l’immigrazione, Evros porta orientale d’Europa.
Un fiume, confine naturale lungo 160 chilometri, separa la Grecia dalla Turchia, l’Europa dall’Asia. Sulle rive di questo fiume, l’Evros, che da circa il 2007 è diventata una delle vie preferenziali per l’immigrazione verso l’Europa, era prevista la costruzione di un fossato di cui sono stati consegnati i primi 15 km ad agosto 2011.
Considerato troppo dispendioso, il progetto è stato modificato in una doppia barriera di reticolato e filo spinato.
Da settembre 2011 sono susseguiti, da parte dell’Unione Europea, plausi ed approvazioni al progetto.
Dopo aver discusso a fine marzo riguardo la costruzione di nuovi centri detentivi nei pressi del confine, il governo Greco ha dato il via ai lavori per la realizzazione della recinzione il 13 aprile 2012, stimando un costo di oltre 3.000.000 di Euro totalmente a carico dello Sato Ellenico già vessato dalla pesante crisi economica.
Nel 2011 Frontex, forza militare formata e sostenuta dall’unione Europea, ha dato il via al “progetto Poseidon” teso a controllare e bloccare il flusso migratorio.
Nel 2011 circa 55.000 persone (dati Frontex) provenienti da Asia, Medio Oriente ed Africa cercano rifugio in Europa.
250 persone al giorno (dati Eulex) provano, con l’aiuto di trafficanti di uomini definiti “agenti” dai migranti, ad entrare in Grecia alla ricerca di una vita normale.
Durante il giorno si incontrano sulla strada che parte da Kastanies ed arriva ad Alexandropoli, si incontrano gruppi formati da quattro o cinque persone che camminano a passo veloce: migranti che hanno attraversato il fiume Evros in cerca di una speranza e con Atene come primo obiettivo. Alcuni si fermeranno nella capitale Ellenica, che conta una comunità migrante molto vasta, mentre altri tenteranno tramite i loro “agenti” di raggiungere altri paesi d’Europa.


The Turkish border
(ENG)Prangio – The Treaty of Lausanne, 1922, provided the Evros river to become the borderline between Greece and Turkey. The tension between the two countries is very high, especially after the approval of the project of the creation of the fencing, which marks not only a political, but also an ideological barrier.



(ITA) Prangio -Dal trattato di Losanna del 1922, l’Evros è confine fra la Grecia e la Turchia. La tensione è alta fra i due paesi sopratutto dopo la conferma del progetto di recinzione che segna un confine ideologico oltre che politico.

The Frontex thermovan
(ENG) Pithio – Every night the border is patrolled by the Frontex soldiers. Frontex is a military multinational force created by the European Union to keep under control the borders of the Union. In 2011 Frontex started the mission POSEIDON with the aim of patrolling and controlling the Greek border from Bulgaria to the Aegean Sea.

(ITA) Pithio – Per sorvegliare il confine, Frontex ha a disposizione le attrezzature militari più moderne. Ogni notte dalle colline sopra l’Evros delle pattuglie munite di termo-camere ad alta definizione controllano il territorio di confine fra Grecia e Turchia.

The Frontex patrol
(ENG) Pithio – Every night the border is patrolled by the Frontex soldiers. Frontex is a military multinational force created by the European Union to keep under control the borders of the Union. In 2011 Frontex started the mission POSEIDON with the aim of patrolling and controlling the Greek border from Bulgaria to the Aegean Sea.

(ITA) Pithio – Ogni notte il confine è tenuto sotto controllo dai militari di Frontex. Frontex è una forza multinazionale costituita dall’Europa per controllare i confini dell’Unione. Nel 2011 Frontex da il via alla missione Poseidon che ha il compito di sorvegliare e controllare il confine greco dalla Bulgaria al Mar Egeo.

The net
(ENG) Kastanies – After the approval of the project of the fencing in December 2011, which had the further confirmation by the Minister of the Public Order Mr. Christos Papoutsis, on 17th April the Minister for the “citizens protection”, Michalis Chrisochoidis, started the works of fencing in the region of Kastanies, few kilometres from the Turkish border off Edirne. The fencing will be ready within September 2012 and will cost to the Hellenic state over 3.1000.000 Euros.

(ITA) Kastanies – dopo aver approvato il progetto della recizione a Dicembre del 2011 e confermata dal ministro dell’Ordine pubblico Christos Papoutsis, il 17 aprile ministro “per la protezione dei cittadini” Michalis Chrisochoidis dà inizio ai lavori nella regione di Kastanies a pochi chilometri dal confine Turco all’altezza di Edirne. La recinzione sarà consegnata entro settembre e costerà allo stato ellenico più di 3.100.000 di Euro.

The personal objects
(ENG) Pithio – Every day hundreds of migrants cross the Evros river. After they arrive at the Greek coast, in Europe, they leave their personal objects and wet dresses along the streets of the fields which separate the Evros river from the main street.

(ITA) Pythio – Sono centinaia ogni giorno i migranti che attraversano il fiume Evros. Una volta arrivati sulla costa greca, in Europa, abbandonano oggetti personali e vestiti bagnati lungo le strade dei campi che separano l’Evros dalla strada principale.







On foot at the sunset
(ENG) Prangio – On the road connecting Orestiada to Alexandropli you can see groups of migrants who have just crossed the river. One changes his clothes, one is cold, one is tired, one is hungry, everybody has risked his life. Every day the people living in this region can see groups of puzzled migrants going towards Athena.

(ITA) Prangio – Sulla strada che collega Orestiada ad Alessandropoli si vedono passare gruppi di migranti che hanno appena attraversato il fiume. Chi si è cambiato, chi ha freddo, chi è stanco, chi non mangia da giorni, tutti hanno rischiato la vita. Sulla strada, gli abitanti della regione ogni giorno, vedono passare gruppi disorientati in cerca della strada per Atene.

Santa Biblia
(ENG) Petrades – Through the Evros river migrants from Asia, Middle East, Africa and South Africa enter into Europe. Some of them go from the Dominican Republic to Somalia and then from Somalia to Turkey till Europe. They are exhausted after days of walking and are confident that their faith will support and protect them during the way.

(ITA) Petrades – Dall’Evros, accedo all’Europa migranti asiatici, medio orientali africani e sudamericani. Dalla Repubblica Dominicana alla Somalia, dalla Somalia in Turchia fino in Europa. Stremati dopo ore di cammino confidano nella loro fede che li protegga durante il cammino.




The contacts
(ENG) Petrades – A group of Dominican migrants check the contacts of their “agents”. The net of “agents”, or dealers, organizes the trip from the Dominican Republic to Somalia and from Somalia to Turkey and then from Turkey on foot to Europe. The cost to arrive in Europe from the Central America is of about 2000 US$.

(ITA) Petrades – Un gruppo di migranti 
dominicani controlla i contatti dei loro “agenti”. La rete di “agenti”, o trafficanti, organizza il viaggio, dalla Repubblica dominicana in Somalia e dalla Somalia in Turchia, da lì a piedi verso l’Europa. Dal centro America sono necessari quasi 2000 dollari per arrivare fino in Europa.



Algerians cover their faces
(ENG) Pithio – Many people from North Africa decide to arrive in Europe passing through Turkey, due to the reinforcement of the controls in the Mediterranean Sea after the Arab spring and the conflict in Lebanon. A group of Algerians is running with their faces covered not to be identified.

(ITA) Pythio – Con il rafforzamento dei controlli nel mar Mediterraneo dopo la primavera araba e il conflitto libico, molti nord africani scelgono di arrivare in Europa attraverso la Turchia. Un gruppo di algerini corre a viso coperto per non farsi riconoscere.

The yellow small boat
(ENG) Pithio –The Evros river is an obliged passage to enter into Europe from Turkey. It has become an increasingly trodden course for the migrants who rely on the men dealers for their trip and who are often beaten and forced to use small boats or similar kind of makeshift boats to cross the river.

(ITA) Pythio – L’Evros è un passaggio obbligato per accedere in Europa dalla Turchia. Una rotta sempre più battuta da migranti che si affidano ai trafficanti di uomini per il loro viaggio e, spesso, sono picchiati e obbligati a salire su canotti o imbarcazioni fortuna per attraversare il fiume.

The Koran
(ENG) Pithio – The Turkish villages are near to the border. At prayer time the muezzins’ voices reach the plain which separates the river from the road to Alexandropoli. On the road remain the damp pages of the left or forgotten Koran.

(ITA) Pythio – i villaggi turchi sono vicino al confine. All’ora della preghiera la voce dei muezzin raggiunge la pianura che separa il fiume dalla strada per Alessandropolis. Sulla strada il Corano abbandonato o dimenticato ha le pagine ancora umide.

The missing people
(ENG) Dydimoteicho – At the hospital entrance you can find a notice board with the photos of missing people or people dead while crossing the river. Ill or wounded migrants go often to the hospital; the first aid station is forced to inform the police of the arrival of these migrants, who are then booked and guarded over by the police while they are in hospital.

(ITA) Dydimoteicho – All’ingresso dell’ospedale è posta una bacheca dove vengono appesi annunci con foto di persone scomparse o morte durante l’attraversamento del fiume. Spesso, in ospedale giungono migranti malati o feriti, il pronto soccorso è obbligato a comunicare alla polizia l’arrivo del paziente, viene schedato e piantonato durante tutta la degenza.

The Muslim cemetery of Sidirò
(ENG) Sidirò – 30 km off the road which skirts the Evros river you can find the only Muslim cemetery of that region. In the cemetery there are the dead Muslim migrants, or at least supposed to be Muslim, who were found dead on the river surface or in the fields after crossing the river. From the beginning of 2012 6 people were found drowned or dead by cold attempting to cross the river.

(ITA) Sidirò – A trenta chilometri dalla strada che costeggia il fiume Evros, è presente l’unico cimitero musulmano della regione. Il cimitero ospita i migranti musulmani o presunti tali recuperati morti dalle acque del fiume o rinvenuti nei campi dopo l’attraversamento. Dall’inizio del 2012 sono 6 i morti di freddo od annegati nel fiume Evros.

I will not kill my brothers”
(ENG) Prangio – Johan, 26, Syrian Kurdish, lived in Afrin, near to Aleppo. Johan got a degree in economics at Homs. He left Syria one week ago, when he was recalled to serve the army of Assad. He is going to Athena to seek refuge even if, after the bilateral pacts between Greece and Turkey, Syrians, Armenians, Georgians and Iraqis run the risk of being deported to Turkey and from Turkey to their native countries.

(ITA) Prangio – Johan, 26 anni, curdo siriano, abitava ad Afrin vicino ad Aleppo. Johan è laureato in economia e commercio ad Homs. Ha lasciato la Siria da una settimana, quando è stato richiamato per prestare servizio nell’esercito di Assad. E’ diretto verso Atene per cercare asilo politico anche se, con i patti bilaterali Grecia/Turchia, siriani armeni georgiani e iracheni rischiano di essere deportati in Turchia e da li nei loro paesi d’origine.

The souvenir photo
(ENG) Pithio – A group of Algerians who have just crossed the river Evros take a souvenir photo as a memory of their adventure at the crack of dawn. They can’t believe they are safely arrived in Europe and are happy, even if, after the risk they run while crossing the river, they know that the future will be precarious and uncertain.

(ITA) Pythio – Un gruppo di algerini che hanno appena attraversato l’Evros, alle prime luci dell’alba scattano una foto ricordo della loro avventura. Quasi increduli di essere arrivati in Europa sono felici anche se ora, dopo il rischio corso nell’attraversare il fiume, li aspetta una strada fatta di identificazioni e vita precaria.

The Bengalis
(ENG) Train station of Alexandropoli – Skail, 25, from Bengali, left almost two months ago a village near to Dacca. After the visit and identification as per the usual procedure he was granted with a temporary permission of 30 days. He is now waiting for the train to Athena.

(ITA) Stazione di alessandropoli- Shakil , 25 anni bengalese, è partito quasi due mesi fa da un villaggio vicino a Dacca. Dopo la visita e l’identificazione di routine gli è stato rilasciato un permesso temporaneo di 30 giorni. Aspetta il treno che lo porterà ad Atene.

Stop Evros wall
(ENG) Orestiada – A group of Bengalis and Afghans is waiting for the train to Alexandropoli. The winter cold makes their waiting seem to be longer. Sharif, 28, Afghan, covers his face to protect against the cold; he has not been sleeping for three days. Few kilometres off North the project of the wall which should stop the immigration is starting.

(ITA) Orestiada – Un gruppo formato da bengalesi e afgani aspetta il treno per Alessandropoli. Il freddo invernale rende l’attesa più lunga. Sharif, 28 anni afgano si copre il viso per proteggersi dal freddo, sono tre giorni che non dorme. A pochi chilometri a nord sta per partire il progetto del muro che dovrebbe fermare l’immigrazione.

The Neo Fascist Group
(ENG) Orestiada – Xenophobic groups are imposing themselves in Greece, while the politicians say that one of the main reason for the economical crisis is the problem of the immigration. Among the Neo Fascist Groups, the Group Chrysi Avyi (Golden Dawn) is one of the largest one. This group, which belongs to the network European National Front, committed acts of violence and aggression against the migrants many times. On 28th March 2012 Chrysi Avyi organized a procession to give the green light to the police forces to fire the migrants who pass the border and to support the position of the anti-personnel mines which were banned by the Geneva Convention.

(ITA) Orestiada – Gruppi xenofobi si vanno affermando in Grecia, i politici additano il problema immigrazione come una delle maggiori cause della crisi economica. Tra le schiere di gruppi neofascisti, il gruppo Chrysi Avyi (Golden Dawn o Alba d’oro) è uno dei più numerosi. Il gruppo aderente al network European national Front si è reso più volte responsabile di atti di violenza ed aggressione nei confronti di migranti. Il 28 marzo 2012, il corteo organizzato da Chrysi Avyi per proporre il via libera per le forze dell’ordine ad aprire il fuoco contro i migranti che passano la frontiera e il posizionamento di mine antiuomo bandite dal trattato di Ginevra.

he Evros river
(ENG) Stathmos – The Evros river is the 160 km natural borderline between Greece and Turkey. This river is the gateway for the migrants who try to go to Europe from the East. It is estimated that only in 2011 nearly 55,000 people crossed this river.

(ITA) Stathmos – Il fiume Evros è il confine naturale che divide la Grecia dalla Turchia. 170 km di corso d’acqua che costeggiano il confine orientale della Grecia. Questo fiume è la porta d’accesso all’Europa per i migranti che provano ad accedere da oriente. Solo nel 2011 si stima che quasi 55.000 persone hanno attraversato questo fiume.

The temporary detention centre
(ENG) Venna – Few kilometres off Komotini there is one of the few detention centres for migrants still functioning. Due to the high frequency and the problems of total neglect and lack of assistance reported by Doctors without Border, to redeem itself Greece started a renovation of the centres of Filayko and of some detention barracks for migrants. Furthermore, at the end of March 2012, the Ministry of the Interior started a project to build 30 detention centres with a total capacity of 30,000 migrants.

(ITA) Venna – A pochi chilometri da Komotini sorge uno dei pochi centri di detenzione per migranti ancora in funzione. Dato l’afflusso elevato e le problematiche di totale abbandono e carenza d’assistenza sollevate da MSF hanno messo in cattiva luce la Grecia che per riscattarsi ha avviato una ristrutturazione dei centri di Filakyo e di alcune caserme detentive per migranti. In oltre a fine marzo 2012, il ministero dell’interno ha dato il via ad un progetto per la costruzione di 30 centri detentivi con una capacità complessiva di 30.000 migranti

The temporary detention centre
(ENG) Venna – The temporary detention centre of Venna can host 90 migrants. The prisoners have not committed any crime, but their cases need to be better analysed. As explained by Kamargios, spokesman for the police forces in Alexandropoli, the migrants are kept in the temporary centres to check their origins or to solve bureaucratic problems. The agent who is responsible of this structure mentions that the prisoners can be freed and left some kilometres before the first city with public transportation when they have completed all the necessary paperworks, which can take from one day up to three months.

(ITA) Venna – Il centro di detenzione temporanea di Venna ospita 90 migranti. I detenuti non hanno commesso reato, ma i loro casi necessitano di maggior approfondimento. Come spiega Kamargios , portavoce delle forze di polizia ad Alessandropoli, i migranti nei centri temporanei sono trattenuti per verificare la provenienza o per risolvere problemi burocratici. L’agente responsabile della struttura afferma che i detenuti possono essere libe-
rati, a qualche chilometro dalla prima città fornita di mezzi pubblici, quando hanno sbrigato le pratiche che possono durare da un giorno fino a tre mesi.

Identification
(ENG) Alexandropoli – To be identified the migrants are forced to leave their mobile phones and personal belongings outside the barracks. They are divided into groups, visited and scheduled. Some of them are released with a 30 days permission while others are kept in the detention centres.

(ITA) Alessandropoli – Per l’identificazione i migranti sono costretti ad abbandonare cellulari e beni personali fuori dalla caserma. Vengono divisi in gruppi, visitati e schedati. Alcuni vengono rilasciati con un permesso di 30 giorni mentre altri vengono trattenuti presso centri di detenzione.

Leaving for Athena
(ENG) Alexandropoli – Two Pakistani boys, who have arrived in the morning after crossing the river Evros, are catching the train for Athena. Alexandropoli, which was named in this way after 1920 (its old Turkish name was “Dedeagacche”, which means grandfather tree) is the town south Evros, the funnel neck where meet all the migrants who passed the oriental border of Greece . Every day hundreds of migrants wait for the train or for the bus to Athena.

(ITA) Alessandropoli – Due ragazzi pachistani, arrivati in mattinata ad Alessandropoli dopo aver attraversato il fiume Evros, prendono il treno per Atene. Nominata Alessandropolis dopo il 1920 (l’antico nome turco era Dedeağaçche significa grandfather tree) è la città a sud dell’Evros, il collo d’imbuto dove tutti i migranti che hanno attraversato il confine orientale della Grecia si ritrovano. Ogni giorno un centinaio di migranti attendono il treno o il pullman per Atene.

Solidarity to immigrants
(ENG) Alexandropolis – In spite of the campaigns against the immigration there are many solidarity groups to support the migrants, such as the group Stop Evros Wall, which controls the construction of the wall, or humanitarian realties as Doctors Without Border.

(ITA) Alessandropoli – Nonostante le campagne contro l’immigrazione, esistono gruppi di solidarità e supporto ai migranti.
Dal gruppo Stop Evros Wall, che monitora la costruzione del muro, a realtà umanitarie come Me-
dici Senza Frontiere.

Inside the station
(ENG) Alexandropoli – The migrants who lose the train at 3:40p.m., the last train to Athena, must wait until the next morning. The cold wind sweep the rails and until 10:00p.m. they stay in the station and after the station closes they stay in the street. They are very tired, hungry and sleepy, but their hope lies between a ticket train for Athena and a temporary permission for 30 days.

(ITA) Alessandropoli – I migranti che perdono il treno delle 15 e 40, l’ultimo per Atene, devono aspettare fino alla mattina dopo. Il vento freddo invernale spazza i binari e fino alle 22, i migranti, trovano rifugio in stazione, poi per strada. La stanchezza è forte, spesso sono giorni che non mangiano e non dormono, ma hanno la speranza piegata fra un biglietto del treno per Atene e un permesso temporaneo per 30 giorni.

The night in the train
(ENG) Alexandropoli – After 10:00p.m. the train station closes and the migrants can find refuge in an
abandoned train. The train is dirty, full of dust and waste and they sit one near to the other to warm themselves.

(ITA) Alessandropoli – Dopo le 22 la stazione chiude i battenti ed i migranti trovano rifugio in un treno abbandonato. L’interno è sporco, pieno di polvere e rifiuti, si sdraiano uno vicino all’altro per scaldarsi.

The night
(ENG) Alexandropoli – On the following day the migrants will arrive in Athena, a town with nearly 700.000 inhabitants, of which more than 10% are migrants. On 30th March 2012 about 500 migrants without the permission permits were imprisoned during the police action called “clean Athena”.The crossing of the river Evros is only the first of the many obstacles the illegal immigrants have to face to enter into Europe.

(ITA) Alessandropoli – l’indomani i migranti arriveranno ad Atene, una città con quasi 700.000 abitanti di cui più del 10% migranti. Il 30 marzo, con l’azione di polizia denominata “Atene pulita”, sono stati arrestati quasi 500 migranti senza permesso di soggiorno. L’attraversamento del fiume Evros è solo il primo degli ostacoli che i migranti clandestini devono attraversare per entrare in Europa.

Posted by clandestina on 26 June 2012

http://clandestinenglish.wordpress.com/2012/06/26/a-wall-against-the-immigration-evros-river-the-oriental-gate-of-europe/